L’attenzione all’ambiente è una nostra priorità. Il mondo che ci piace è quello in cui tutti si impegnano per creare un futuro migliore, salvaguardando le risorse del pianeta. Noi vogliamo fare la nostra parte, sostenendo progetti che guardano al futuro. Una filosofia che guida le nostre scelte e che ci consente di destinare energie per crescere in modo sostenibile.
Per questo, in occasione dei nostri 50 anni di attività abbiamo dato il via al progetto “Più Natura, Più Qualità”, adottando un approccio sempre più attento alla sostenibilità e alla riduzione della Carbon Footprint dei nostri processi e prodotti.
SIAMO LA PRIMA AZIENDA ITALIANA A IMPEGNARSI PER LO SVILUPPO SOSTENIBILE DEL PANE INDUSTRIALE.
Abbiamo aderito al “Programma per la valutazione dell’Impronta Ambientale” promosso dal MINISTERO DELLA TRANSIZIONE ECOLOGICA, avviando così lo studio della Carbon Footprint dei nostri prodotti più rappresentativi, per misurarne l’impatto ambientale e poterlo correggere e ridurre.
Il nostro impegno per la riduzione dell’impatto ambientale prevede un solido approccio scientifico, strutturato su tre parole chiave:
Per lo svolgimento di questo rigoroso percorso abbiamo attivato una collaborazione con SPINLIFE, Spinoff dell’Università degli Studi di Padova.
Con l’obiettivo di rendere il nostro impatto aziendale sempre più sostenibile, ci siamo impegnati a compensare le emissioni di gas serra generate durante il ciclo di vita della nostra linea principale American aderendo ad un progetto per la generazione dell’energia idroelettrica.
Il progetto consiste nella realizzazione di una centrale idroelettrica ad acqua fluente (capacità 300MW) in India, la più grande mai realizzata dal settore privato, la cui energia viene poi ceduta alla rete nazionale riducendo così la dipendenza da combustibili fossili e pertanto le emissioni di gas serra.
Abbiamo neutralizzato 8.731 tonnellate di CO2 equivalenti attraverso l’acquisto e il ritiro di crediti di CO2 derivanti da un progetto di energia idroelettrica.
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Con la Carbon Footprint si ottiene una misurazione esatta e certificata della quantità di emissioni di CO2 emesse nelle fasi del ciclo di vita di un prodotto. Sulla base di questa consapevolezza, è possibile definire azioni tese alla riduzione del numero complessivo di emissioni di CO2.
In questa fase entra in gioco il concetto di “compensazione”, ossia la possibilità di neutralizzare le emissioni residue, attraverso il sostegno a progetti che rilascino “crediti positivi di CO2 equivalente” o a programmi che utilizzino energie rinnovabili o favoriscano la piantumazione di alberi.
I crediti positivi di C02 equivalenti, verificati conformemente allo standard Voluntary Carbon Standard (VCS), vengono utilizzati per compensare le emissioni residue generate dalle proprie attività.
Così facendo, un’attività di impresa può essere definita “carbon neutral”.
La Carbon Footprint rappresenta la quantità di emissioni di gas ad effetto serra generata lungo tutte le fasi del ciclo di vita di un prodotto o servizio: dall’estrazione delle materie prime, passando per la produzione, il confezionamento e la distribuzione, sino allo smaltimento finale dei packaging.